Disbiosi intestinale

Recentemente il nostro Laboratorio di Analisi ha posto particolare attenzione nei confronti delle procedure di analisi finalizzate ad evidenziare svariate alterazioni dell'equilibrio microbiotico intestinale, poiché dati scientifici dimostrano che la salute ed il benessere dell'individuo dipendono in larga misura dall'equilibrio dell'ecosistema intestinale.

ll carico tossico intestinale è tenuto in parte sotto controllo da una flora batterica simbiotica “buona” che qui risiede, contrastando la proliferazione di batteri nocivi, miceti, virus, parassiti ed esplicando numerose altre attività essenziali, tra cui la sintesi di alcune vitamine e la neutralizzazione di diverse sostanze cancerogene. Ne deriva che nell'intestino l'alterazione della flora batterica fisiologica (disbiosi) determina una riduzione dei poteri difensivi dell'organismo e una modificazione della normale morfologia della parete intestinale e dei movimenti intestinali con conseguenti alterazioni del transito associati ad eventi di putrefazione, fermentazione, produzione di alcol, gonfiore, alterazione della risposta immunitaria e produzione di metaboliti tossici che possono essere assorbiti dal corpo.

Diversi studi hanno messo in luce come le variazioni della composizione del microbiota, determinando variazioni del livello di mediatori pro-infiammatori circolanti, potrebbero avere un impatto sull'asse intestino-cervello, contribuendo ad alterazioni comportamentali, cognitive e sociali.

Pertanto, visto l'impatto sulla salute sociale, il Nostro laboratorio ha applica delle metodiche d'indagine finalizzate a fornire indicazioni circa lo stato dell'equilibrio microbiotico intestinale così da permettere al medico di prescrivere la terapia adeguata al trattamento di uno specifico stato patologico ad esso correlato.

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NUOVI TEST DIAGNOSTICI NEI DISORDINI INTESTINALI

Di seguito vengono elencati i metaboliti esaminati presso il nostro Laboratorio, al fine di evidenziare la presenza o meno di un'alterazione nella composizione del microbiota intestinale.

CALPROTECTINA FECALE

Il test della calprotectina fecale è un esame affidabile, ripetibile ed eseguibile su un campione di feci, usato in prima linea dagli esperti del settore nello screening delle patologie addominali. La calprotectina è una proteina che viene rilasciata dalle cellule responsabili di processi infiammatori che si sviluppano a livello della mucosa intestinale; tale proteina, legandosi a ioni calcio, risulta resistente all'attacco metabolico di batteri ed enzimi intestinali. La quantifcicazione della Calprotecina intatta eliminata a livello fecale è un'indice significativo del processo infiammatorio in atto in sede intestinale.

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INDICÀNO - SCATÒLO:

L'analisi, condotta mediante Cromatografia Liquida ad alta pressione (HPLC), ha l'obiettivo di fornire indicazioni circa l'integrità dell'epitelio intestinale valutando il livello di metaboliti del Triptofano (Indicano e/o Scatolo) normalmente assunto con la dieta e metabolizzato da batteri intestinali.

L'abbondanza di tali metaboliti, eliminati attraverso le urine, riflette la presenza di fenomeni putrefattivi o fermentativi a carico delle proteine e dei composti azotati; in particolare, alti livelli di Indicano (50-60 mg/L) e di Scatolo (50-60 mcg/L) sono indicativi rispettivamente di disbiosi a livello dell’intestino Tenue e dell’intestino Crasso risultando associati a gonfiore e stipsi.

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LIPOPOLISACCARIDE

L'analisi effettuata mediante Saggio Immunoenzimatico (ELISA) consente di definire il livello sierico/plasmatico di Lipopolisaccaridide (LPS), una potente endotossina batterica pro infiammatoria costituente la parete dei batteri Gram Negativi (E. Coli, Salmonella, Sighella, Pseudomonus, Helicobacter, Legionella, ecc.) presenti a livello gastrointestinale. La rilevazione di anticorpi contro i lipopolisaccaridi indica un'infiltrazione di endotossine macromolecolari nella barriera intestinale e nella circolazione sistemica come conseguenza di una compromessa permeabilità della mucosa intestinale correlata allo sviluppo di un'infiammazione sistemica.

Il dato ottenuto dall'analisi viene utilizzato dai medici del settore come un indicatore precoce di patologie gastrointestinali e malattie autoimmuni.

L'importanza del dosaggio del LPS, inoltre, è evidenziata da alcuni recenti studi che mettono in luce come tale molecola ha un'influenza significativa nella modulazione del sistema nervoso centrale, aumentando l'attività di aree deputate al controllo dell'emotività, come l'amigdala, e portando anche alla produzione di altre citochine infiammatorie che alterano l'attività cerebrale fisiologica modulando la sintesi di neuropeptidi.

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OCCLUDINA

L'analisi viene condotta mediante Saggio Immunoenzimatico (ELISA) finalizzato a rilevare i livelli di Occludina plasmatici. L'occludina è una proteina delle giunture cellulari (Tight Junction) presenti tra le cellule dell'epitelio intestinale le quali, in particolari condizioni patologiche, sono oggetto di modificazioni da parte di batteri intestinali. L'analisi dei livelli plasmatici di occludina risulta essere, quindi, un indice significativo circa lo stato funzionale della permeabilità della barriera intestinale.

Approfondisci su Occludina
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VITAMINA B6 (Piridossina)

L'analisi, condotta mediante Cromatografia Liquida ad alta prestazione (HPLC), definisce i livelli plasmatico/sierici della vitamina B6 la quale viene, anche se solo in piccola parte, sintetizzata da batteri intestinali e la cui carenza si è visto essere correlata a problemi alimentari, fisici e/o psicologici.

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ZONULINA SIERICA

L'analisi dei livelli di Zonulina a livello fecale viene eseguita mediante Saggio Immunoenzimatico (ELISA) ed è finalizzata a rilevare la presenza di tale proteina che, modulando le giunzioni strette (Tight Junction) tra gli enterociti, regola la permeabilità intestinale. Svariati processi infiammatori possono compromettere l'integrità della parete consentendo a cibo ingerito, tossine e batteri di entrare nel circolo sanguigno e scatenare una risposta immunitaria. La presenza di specifiche quantità di Zonulina a livello fecale è indicativa di un'alterata funzionalità delle giunture cellulari; in particolare alti livelli di Zonulina sierica sono indice di aumentata permeabilità dell'intestino e si riscontrano in individui che presentano spesso disturbi intestinali riconducibili alle tipiche delle malattie autoimmuni quali intolleranze e allergie alimentari.

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