Proteina S e Proteina C

SIGNIFICATO CLINICO

I test per la proteina S e per la proteina C sono utilizzati generalmente per la ricerca delle cause di trombosi o come supporto alla diagnosi di disordini da ipercoagulazione.

La proteina C è una glicoproteina vitamina K-dipendente. Stimola la fibrinolisi e per questo insieme alla proteina S e all'Antitrombina III è il principale inibitore fisiologico della coagulazione. La proteina C si trova in circolo nella sua forma inattiva. L'attivazione della coagulazione, e soprattutto la trasformazione della protrombina in trombina, stimola l'attivazione della proteina C. Questa, assieme al suo cofattore specifico la proteina S, forma un complesso che inattiva i Fattori V e VIII, essenziali appunto nella conversione di protrombina in trombina. La riduzione dei livelli circolanti della proteina C può predisporre allo sviluppo di tromboembolie venose.

La proteina S è il cofattore della proteina C, essenziale alla sua azione anticoagulante, agisce anch'essa inattivando i fattori V e VIII della coagulazione. Anche la sua azione dipende dalla Vitamina K. Nel plasma è presente come forma libera (40%) e forma legata alle proteine (60%). Bassi livelli di proteina S possono provocare tromboembolie venose.

Nel caso in cui la quantità di proteina C o S non sia sufficiente o nel caso in cui non funzionino in maniera corretta, può esserci una disregolazione della coagulazione e conseguente eccessiva coagulazione.

COME SI ESEGUE

Si tratta di un semplice prelievo di sangue che non necessita il digiuno. Generalmente si esegue dopo un evento trombotico inspiegabile o in caso di familiarità.

VALORI NORMALI

Proteina C: > 70%

Proteina S: F > 53% - M > 64%

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