VES - Velocità di Eritrosedimentazione

SIGNIFICATO CLINICO

La Velocità di Eritrosedimentazione (VES) viene valutata allo scopo di definire il grado di infiammazione in corso presente nel paziente, le cui cause scatenanti possono essere altamente diversificate e possono scaturire dalla concomitanza o dalla singola presenza di condizioni patologiche (infezioni, tumori, malattie autoimmuni).

In condizioni normali gli eritrociti sedimentano lentamente, lasciando all'interno della provetta, specificatamente utilizzata nel corso dell'analisi, una piccola porzione più chiara (plasma). L’aumento della velocità di sedimentazione, invece, è indice di un processo infiammatorio in corso e, in genere, è conseguenza di un aumento di proteine infiammatorie di fase acuta, come la proteina C reattiva (PCR) e il fibrinogeno, tipiche della risposta del sistema immunitario ad un processo infiammatorio.

Il medico prescrive questo tipo di esame in pazienti che, in seguito a traumi, ferite o infezioni, mostrano segni tipici di un processo infiammatorio quali:

  • mal di testa ricorrente
  • dolore pelvico
  • anemia
  • dolore alle ossa
  • rigidità delle articolazioni
  • mancanza di appetito
  • significativa e improvvisa perdita di peso

METODICA D'INDAGINE

Il test viene condotto calcolando il tempo impiegato dagli eritrociti nel sedimentare (precipitare) quando un campione di sangue viene posto all'interno di una provetta di vetro di specifica altezza e diametro.

INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI

La VES pur indicando la presenza o meno di uno stato infiammatorio, non dà informazioni circa la causa che ha innescato il processo. Il risultato ottenuto dal test può essere soggetto ad influenza da parte di altre condizioni patologiche e per questo è in genere associato all’analisi di altri parametri come quello che definisce i livelli di proteina C reattiva; inoltre, pur non essendo diagnostico viene utilizzato a supporto della diagnosi per specifiche patologie che determinano l'instaurarsi di un processo infiammatorio.
Il risultato del test viene riportato in millimetri di fluido (plasma) presenti all’interno dell’apposita provetta dove è stato posto il campione di sangue.

Un valore di VES elevato se non associata a particolari sintomi non consente al medico di fornire dati sufficienti per un trattamento; anche perchè, tra l’altro, un risultato normale non esclude la presenza di condizioni patologiche.
Valori di VES moderatamente elevati si riscontrano oltre che in presenza di infezioni, anche nei pazienti di età avanzata, in condizioni anemiche o durante la gravidanza.
Valori significativamente elevati si presentano, in genere, solo come conseguenza di un aumento notevole di immunoglobuline (pazienti oncologici) e pertanto durante un’infezione in corso. Quando il medico decide di monitorare nel tempo una condizione patologica attraverso l'analisi della VES ha la possibilità di valutare l'effetto della terapia in corso; una VES normale o diminuita indica, infatti, l'adeguatezza del trattamento. La variazione dei valori ottenuti dall’analisi della VES possono essere rispecchiano il grado di severità e/o il decorso clinico della patologia.

I valori di riferimento della VES sono espressi in millimetri all'ora come segue:

  • uomini: VES media = 5-7 mm/h, con un range di 0-18 mm/h
  • donne: VES media = 9-12 mm/h, con un range di 0-26 mm/h

ESAMI ASSOCIATI

PCR, ANA, Fattore Reumatoide, Emocromo

ALTRE INFORMAZIONI

L'analisi della VES viene, in genere, condotta in associazione con la valutazione dei livelli di proteina C reattiva (PCR). Sebbene i due test consentono di valutare il grado di infiammazione in corso, la VES non cambia con la stessa rapidità della PCR ed è influenzata da un maggior numero di fattori. è per questo che l'analisi della PCR risulta essere un marcatore migliore dei processi infiammatori.

Sede e Contatti